Quattro uomini liberi

Pierino Mauro Guido Carlo

Legnano all'inizio
del 1900

La lunga stagione
dell'antifascismo

Le prove
della Resistenza

Le passioni
del dopoguerra

La fuga dal Lager di Bolzano

Anche dall'interno del campo di Bolzano, Carlo riesce a mantenere i collegamenti con il suo gruppo, a Legnano, il retro del biglietto arrivato a CarloUn messaggio arrivato clandestinamente a Carlo attraverso un fitto scambio di biglietti affidati a deportati che andavano a lavorare all'esterno. Costoro, con grandissimo rischio personale, eludendo la sorveglianza delle SS, consegnavano i biglietti clandestini a lavoratori liberi, e questi infine li recapitavano a chi di dovere. Grazie a questi contatti Carlo organizza in poche settimane la propria fuga.
Il piano è apparentemente semplicissimo. Ma in caso di fallimento, come molti drammatici episodi hanno dimostrato, la pena è la tortura e la morte per mano degli aguzzini del Lager.
Il 25 di ottobre falsi agenti si presentano al campo di Bolzano, con un ordine di trasferimento per il detenuto Carlo Venegoni. I documenti sembrano in ordine, e le SS rilasciano il prigioniero. Una macchina attende a poca distanza: la fuga è riuscita, in poche ore Carlo è di nuovo a Milano.
Il biglietto clandestino di Ada Del tentativo ovviamente nessuno era stato in precedenza messo al corrente. Nemmeno Ada, che scrive a Visco Gilardi un biglietto in cui dimostra di avere sostanzialmente compreso quanto è avvenuto. I due non si rivedranno che il 25 settembre 1945, diversi mesi dopo la fine della guerra.