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sabato, 13 novembre 1999 |
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VIZI CAPITALI |
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Borsa, |
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attirati |
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dalla rete |
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Dario Venegoni |
La «Internet-mania» infiamma la Borsa. Un fiume di
denaro si sposta sul mercato alla ricerca di titoli buoni per sfruttare le
potenzialità della grande rete. Un fiume magmatico, rovente, che non si arresta
di fronte ad alcun ostacolo pur di agguantare la preda, quella che promette con
più credibilità di far diventare tutti ricchi in quattro e quattr' otto. Carlo
De Benedetti annuncia di voler investire sui titoli Internet? La sua Aedes viene
presa d' assalto e cresce del 55 per cento. Marina Berlusconi punta sul Web?
Mediaset tocca un nuovo massimo storico. Tiscali regala accessi per navigare? E
via, il titolo decolla, precipita, riparte. Erano anni che il mercato azionario
non aveva una impronta tanto speculativa e non coinvolgeva tanti risparmiatori,
tutti uniti dalla medesima logica del mordi-e-fuggi. Sarà questo il «mercato
finanziario moderno» tanto atteso? Rottami senza Iva. In mezzo a tanto
chiacchiericcio intorno a Internet, dalla Finanziaria sembrano scomparsi, uno
dopo l' altro, gli annunciati «provvedimenti concreti» studiati per favorirne
la diffusione tra le famiglie e le imprese, in modo da colmare il ritardo nei
confronti dei Paesi più avanzati. Dopo i convegni, i protocolli e le promesse,
ecco il risultato: saranno detassati i vecchi Pc usati che le società
regaleranno a scuole o a enti no-profit. Tra il dire e il fare, da noi si
preferisce il dire.