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sabato, 22 gennaio 2000 |
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VIZI CAPITALI |
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Telecom |
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Dario Venegoni |
La liberalizzazione preme alle porte del mercato delle
telecomunicazioni. Entro giugno, è stato annunciato, si potrà scegliere di
utilizzare stabilmente un operatore diverso da Telecom Italia. Basterà farne
domanda, e al momento di sollevare la cornetta si sarà automaticamente
collegati all' operatore prescelto, senza bisogno di comporre alcun prefisso. Di
fronte a questa prospettiva, Telecom Italia sembra aver scelto la via della
resistenza passiva, annunciando che per «ragioni tecniche» non riuscirà a
consentire più di 6 mila «migrazioni» al giorno verso i nuovi operatori. Di
questo passo, solo per autorizzare la migrazione dei circa 3 milioni di clienti
Infostrada ci vorrebbe ben più di un anno. Nove operatori di telefonia fissa
hanno replicato alla comunicazione di Colaninno, protestando con il ministero e
l' Authority di settore e chiedendo all' ex monopolista un maggiore impegno nel
rispetto delle regole della concorrenza. In analoghe condizioni, si fa notare,
France Télécom si è impegnata a realizzare 30 mila «passaggi» al giorno, 5
volte di più della «sorella» italiana.