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Era stato fin troppo facile prevederlo: in attesa degli sbandierati tagli alla bolletta elettrica, annunciati per l'inizio del prossimo anno, arrivano i rincari. A causa dell'incremento dei costi dei combustibili, dal bimestre novembre-dicembre le bollette delle famiglie aumenteranno di 1 o 2 lire il chilowattora, nonostante il taglio dei cosiddetti «oneri nucleari» deciso dall'Autorità per l' energia. Da tempo si va avanti così: gli sgravi virtuali lasciano il passo a concreti aumenti. Solo contro tutti. L'Antitrust si sente accerchiata, costretta «a combattere ogni giorno contro un paese intero». Parole forti, quelle utilizzate dal presidente dell'Autorità di fronte alla commissione Affari costituzionali della Camera. Giuseppe Tesauro ha lamentato la diffusa ribellione alle sue decisioni, se è vero che «nel 90% dei casi» le imprese sanzionate «fanno ricorso al Tar». In questo almeno Tesauro è in buona compagnia. Chieda conferma, se crede, al presidente della Consob, Spaventa, dopo il successo del ricorso dell' Ina. Qualcuno ha fatto 13. Altra Autorità, altri grattacapi. Ascoltato dalla commissione Finanze della Camera il direttore generale della Banca d'Italia, Vincenzo Desario, ha rivelato che prosegue l'istruttoria per accertare se il sistematico scambio di informazioni tra 13 grandi banche non abbia per caso falsato la concorrenza. «Sono stati rinvenuti nuovi elementi» ha detto Desario, che confermerebbero l' esistenza di «accordi lesivi della concorrenza». Anche tra le banche, dunque, qualcuno fa 13, ma conoscendo in anticipo la combinazione vincente. |
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