Giovani, ribelli e anticonformisti
I tre fratelli Venegoni all’epoca della conquista del potere da parte del fascismo hanno tra i 17 e i 20 anni. Tutti e tre lavorano in fabbrica da diversi anni e si sono già conquistati un grande ascendente tra gli operai e i giovani legnanesi. I due più grandi, Carlo e Mauro, hanno già alle spalle importanti esperienze di direzione nel sindacato e nelle organizzazioni politiche.
Alla Franco Tosi e nelle altre grandi fabbriche della zona sono già conosciuti come degli autentici leaders. Hanno diretto l’occupazione delle fabbriche nella zona, e hanno animato un circolo giovanile socialista molto combattivo, nucleo delle future organizzazioni comuniste nell’Alto Milanese. Pierino attorno al1920Sono giovani, ribelli, determinati. E anticonformisti, come sembra suggerire la foto del giovanissimo Pierino, che sfoggia una capigliatura decisamente non convenzionale.
Nel 1917, a 15 anni, Carlo ha il primo guaio con la giustizia: è condannato – con la condizionale – ad alcuni mesi di galera per aver distrutto della corrispondenza (non si conoscono purtroppo altri particolari su questa vicenda). Nel 1919 riceve una “ammonizione” da parte delle autorità di Pubblica Sicurezza per detenzione di un coltello non regolamentare, e di alcune cartucce di pistola.