La “polveriera” di Portolongone
La “polveriera” era il reparto di punizione del carcere di Portolongone, che già era considerato (e non senza ragione) il peggiore d’Italia. Su queste celle e sulle terribili condizioni in cui vi erano ristretti i detenuti politici molto si è scritto. Ma nessuno finora aveva visto quest’area del carcere. Mai una macchina fotografica era entrata in questi ambienti: quelle che presentiamo sono le prime e uniche immagini della “polveriera”, scattate nel corso di una visita nell’estate del 1996.
La visita è stata resa possibile da una specifica autorizzazione concessaci dai ministeri interessati.
Ringraziamo la Direzione e gli agenti di custodia del penitenziario di Porto Azzurro per la gentile collaborazione prestata nell’occasione.
Le celle della “polveriera”, parzialmente interrate, erano umide e buie, e tali risultavano persino in una assolatissima giornata di piena estate.
Il corridoio delle celle Queste celle sono ufficialmente chiuse da oltre 20 anni. Carlo vi trascorse mesi di sofferenze inaudite, nell’estate del 1931. Il regime voleva punirlo per lo sciopero della fame organizzato insieme ad altri nel carcere di Alessandria.