Il blitz scatta alle 10 dell’ultimo giorno del 2010. Furtivi come pantere, due vigili in divisa – lei piccolina e bionda, lui alto e aitante – strisciano dietro i furgoni della frutta e piombano sull’obiettivo: un giovane immigrato che afferra le sue due cassette di carciofi e se la batte tra la folla.
Pochi passi più in là c’è un gruppo di africani con a terra le proprie mercanzie. I due agenti piombano in mezzo al gruppo, provocando un fuggi-fuggi. Gli ambulanti abusivi cercano di salvare la merce ma qualcuno non fa in tempo: il vigile afferra il lembo dello straccio una volta bianco da terra e raccoglie come in una rete da pesca il frutto di tanta fatica: una decina di borse dalle griffes fasulle.
Mentre rimira il risultato del lavoro, un africano si avvicina da dietro, allunga una mano e recupera da terra, a due passi dal vigile, due borse. “Ve l’hanno fatta proprio sotto il naso”, è il commento di un anziano, rivolto al vigile. Intorno si ride.
Qualcuno, nei minuti successivi, si lamenta perché il blitz avrebbe potuto provocare la caduta di qualche anziana signora. Altri commentano il fenomeno degli abusivi, dividendosi tra chi dice “povera gente, devono mangiare anche loro” e chi invece che sono il terminale della criminalità e danneggiano i commercianti onesti.
Sembra finita . Me ne vado.
Quando torno, un paio di ore dopo, il mercato sembra un campo di battaglia, e nel giro di pochi metri si vedono quattro (quattro!) auto dei vigili. Chiedo cosa è successo e qualcuno mi dice che un abusivo ha dato un pugno a una vigilessa. Penso alla bionda che ho visto prima. Forse si tratta di lei..
Intorno qualcuno dice che tanti vigili insieme non si sono mai visti quando la gente ha bisogno di loro; “Quando li chiami non viene nessuno”…
La verità, in questa brillante operazione di fine anno, è semplicemente che è cominciata la campagna elettorale. Assente 365 giorni all’anno nella gestione della sicurezza della città – ogni sera, in questa stessa piazza, se ne hanno prove eclatanti – l’amministrazione comunale affida a una coppia di vigili una operazione in mezzo a centinaia di persone, in un affollatissimo mercato, per fare finta di esistere, e di occuparsi della cosa pubblica.
Non so con che spirito i due siano andati all’assalto. Di certo non dovevano avere considerato che c’è qualcuno, nella Milano di oggi, per il quale due casse di carciofi o una borsa taroccata sono semplicemente tutto. Tanto da lottare per riprendersele, anche dalle mani di un vigile.
C’è in questa vicenda triste lo specchio di questa città nell’ultimo giorno dell’anno. Auguri!