E’ una immagine dell’immane cantiere che a Milano sta mutando l’aspetto della zona attorno alla stazione di Porta Garibaldi. Grattacieli che sorgono come funghi, in un’area di diversi chilometri quadrati. E’ il nuovo che avanza: dopo il completamento di quest’opera colossale, Milano avrà un altro volto.
Però guardiamo meglio uno dei cartelli della segnaletica stradale:
“Divieto di transito ai velocipedi?” Ma se c’è anche il disegno di una bicicletta! Chi mai nel 2010 chiamerebbe “velocipede” una bicicletta? In questa terminologia burocratica ottocentesca non c’è tutto il vecchiume di un’amministrazione che gioca alla “Milano vicino all’Europa”? La muffa che avanza…
insomma, un po’ di sforzo empatico:
c’è un tunnel, e magari ti ci incastri,
c’è una porta, e magari picchi la capoccia
perfino ‘nuova’ magari carina da guardare….
……. cioè quindi ossia, i pedoni mica possono andare veloci, no?