Il postino di Poste Italiane arriva attorno alle 13 in un palazzo con custode mattina e pomeriggio e si stupisce tantissimo che il portinaio sia in pausa pranzo. Non si scompone però: lascia sotto il portone un bigliettino con cui invita il destinatario della raccomandata a telefonare a un certo numero per fissare un appuntamento per una nuova consegna.
Tu chiami e parli con un sistema di Ottusità Artificiale, detti codici, premi 1, premi 2 e alla fine in un paio di occasioni il sistema ti dice perfino che sta per risponderti l’operatore… e ti dice un numero di codice.
Tu aspetti, ma in realtà non risponde nessuno. Spendi mezz’ora del tuo tempo così per non parlare con nessuno e non fissare alcun appuntamento. Per una raccomandata che non è stata consegnata per colpa loro.
È chiaro che le Poste questo vogliono: che tu rinunci a tentare la strada della nuova consegna. E che tu, tra 5 giorni, il tuo pacchetto te lo vada a ritirare da solo in un certo ufficio da loro stabilito, perché loro di rimandare in giro i postini non hanno nessuna voglia.
Io sogno il giorno in cui le Poste e le Ferrovie dello Stato saranno messe sul banco degli imputati e saranno condannate a pagare per l’incommensurabile danno di immagine (e i danni tout court) che queste due società arrecano ogni giorno al paese.
In galera!
4 maggio 2023