Grazie davvero di cuore a tuttə per gli auguri di compleanno con i quali mi avete travolto. E scusatemi se non risponderò a ciascunə.
Per me questa è una data doppiamente importante: esattamente 40 anni fa si spegneva nella sua casa a Milano mio padre Carlo. Ho sempre inteso questa coincidenza come una sorta di passaggio del testimone, che in qualche modo era già insito nel nome che mi è stato dato, che era quello che lui aveva scelto per sé, come nome di copertura negli anni della clandestinità.
Tra qualche settimana uscirà una biografia sua e dei suoi fratelli, scritta da una bravissima storica legnanese. Collaborando a questo libro ho setacciato le carte di famiglia alla ricerca di foto e documenti. Lì ho trovato questo fantastico documento, che risale ai giorni della liberazione.
Evaso dal Lager di Bolzano, mio padre si era trasferito a Genova, dove fu tra i dirigenti dell’insurrezione.
Ammaestrato dall’esperienza di vent’anni di battaglie, di arresti, di prigioni, lui copriva la sua identità con un doppio schermo. Per tutti era Dario – a Genova i compagni lo chiamavano ancora così 20 anni dopo la liberazione – e a qualcuno concedeva di conoscere il suo “vero” nome: Luigi Mondini. Che fosse un Venegoni lo sapevano Luigi Longo e forse Pietro Secchia.
Ecco, oggi penso a lui. Sono passati 40 anni ma lo sento straordinariamente vicino.
Un abbraccio a tuttə, e ancora grazie!
21 febbraio 2023